Quando decisi di pubblicare una mia definizione della disciplina che gestisce lo spazio umanizzato nel tempo storico (era il giugno 2002) chiesi all'amico Gerardo Ronchi di aiutarmi a trovare sull'isola di Murano un maestro vetraio in grado d'interpretare con me il tema di "Bononia in forma navis facta", realizzando una murrina.
Il Ronchi, collezionista e mercante esperto, cercò il referente più adatto: ma gli interpellati risposero che la tecnologia era stata venduta a industrie cinesi, determinate a invadere il mercato con una produzione massificata. Non competitiva dal punto di vista economico, la produzione artigianale muranese sembrava destinata all'estinzione, ed il mio progetto irrealizzabile.
Questa la situazione fino al Carnevale 2006, quando Gerardo mi telefona che un gruppo di giovani vetrai ha deciso di assumersi il rischio d'impresa aprendo un laboratorio artigiano dedicato alla lavorazione delle murrine.
Giovedì 9 marzo, durante il primo appuntamento alla Millefiori Factory di Michele Citon inviamo l'ordine alla stamperia specializzata per stampare dal mio disegno un clichè dorato in campo blu; e concordiamo di procedere con la preparazione di canne di murrina a dominante rossa. Mercoledì 12 aprile torno a Murano per controllare le prime murrine: l'effetto della lente - come previsto - esalta le due torri rimpicciolendo la definizione al contorno, ed il giardino del Doge rende più allegro un fermacarte dalla tonalità rosso-blu, davvero molto felsineo!

Come sempre, è stata essenziale la collaborazione tra autore del disegno ed artigiani: anche se alcune fotografie mostrano fasi del processo che trasforma l'idea in un complemento d'arredo simbolico, niente può rendere l'atmosfera che si crea durante l'interpretazione corale di un progetto!
Per questo, il miglior augurio con cui termino il racconto di una simile esperienza è che possa essere l'inizio di un dialogo aperto a nuovi studi su temi universali come la Rosa, o intriganti come lo Stemma di Murano...